Tagli stradali e ripristini non sempre a regola d’arte, l’Amministrazione comunale decide di attuare una nuova regolamentazione per evitare che ogni qualvolta si registrino interventi di manomissione del suolo pubblico che vengono richiesti da soggetti gestori di reti di distribuzione servizi (Enel, Telecom, Italgas, ecc.) e privati cittadini, le strade non ritornano nelle condizioni in cui si trovavano in precedenza. Spesso cioè vengono effettuati dei “rattoppi” negativi non solo per il decoro urbano ma anche per la stessa viabilità.
Venerdì 17 marzo alle 10 la seconda commissione presieduta dal consigliere Franco Rizzo dovrà pronunciarsi sul Regolamento predisposto dagli uffici comunali per consentirne poi l’esame in Aula consiliare con la relativa votazione finale. Il Regolamento, composto da 15 articoli andrà dunque a disciplinare nello l’esecuzione degli scavi e dei relativi ripristini che vengono eseguiti a qualunque titolo da tutti i soggetti pubblici e privati sulle strade pubbliche o di uso pubblico. Prevede ovviamente la preventiva richiesta e il rilascio dell’autorizzazione che però sarà soggetta a limitazioni. Ad esempio il Comune non rilascerà autorizzazioni di manomissioni di suolo pubblico per le strade e i marciapiedi di recente pavimentazione; le richieste verranno esaminate a distanza di almeno due anni dall’ultimazione della pavimentazione stradale e dei marciapiedi, tranne deroghe che potranno essere concesse esclusivamente per i casi per i quali è dimostrata l’eccezionalità o l’impossibilità di previsione.
Previsto poi il versamento di una cauzione a garanzia della corretta e puntuale rimessa in pristino del suolo pubblico il cui importo è variamente determinato a seconda della tipologia di intervento e di strada interessata. Il deposito cauzionale sarà restituito dopo dodici mesi dal collaudo. Previsto anche il Piano annuale degli interventi. I soggetti concessionari di pubblici servizi che prevedono di compiere, durante l’anno solare, interventi su suolo pubblico, entro il 30 Novembre di ogni anno devono comunicare all’Ufficio Tecnico Manutentivo il loro piano degli interventi programmati per l’anno successivo. Novità anche per quanto riguarda i lavori di ripristino. In caso di scavo longitudinale di qualsiasi larghezza, il ripristino dovrà estendersi a tutta la larghezza della semicarreggiata interessata o a tutta la carreggiata nei tratti in cui interessi le due semicarreggiate.